Sono tante le donne che hanno scelto la musica per esprimere la propria angoscia, i propri dolori. Dai tempi di Nico il blues spirituale è diventato bianco e austero e sta attraversando generazioni di cantautrici. La più grande interprete di certi malumori è al giorno d'oggi, per il sottoscritto, Kristin Hayter nota come Lingua Ignota, incredibile performer a tutti gli effetti erede di Diamanda Galas, autrice di tre incredibili album.
Keeley Forsyth si piazza di prepotenza nella top attuale già nel precedente, ottimo, "Debris" e con il secondo "Limbs" ne conferma il talento e l'audacia. Ho detto Nico, Diamanda Galas e Lingua Ignota, aggiungete Jarboe, Nick Cave ma, soprattutto, Scott Walker (quello tardo di "Tilt") e avrete ben chiaro cosa andrete ad ascoltare mettendo sul piatto il disco.
Musica minimale, fatta di pochi suoni e tanta voce, ma ricca di pathos e "blues", se mi passate il termine. Keeley è una brava attrice ma con la musica è dove esprime la sua arte al completo. Straordinaria.
[Dale P.]
Canzoni significative: Wash, Brime Me Water.
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