I Norvegesi Kal-El arrivano al traguardo del sesto disco con una media di uno ogni due anni. Non avendo mai assaporato fama e gloria i cinque ragazzoni hanno sempre mantenuto una discreta qualità di fondo che secondo me raggiunge l'apice proprio in questo "Dark Majesty". Le lunghissime composizioni (siamo di media intorno ai 10 minuti) riprendono il vibe di band ormai storiche come Dozer, quindi un suono desertico bello massiccio con epiche aperture melodiche a cavallo fra Soundgarden e Black Sabbath. Se i paragoni sembrano ingombranti non fateci troppo caso e buttatevi all'ascolto perchè nei 65 minuti di musica qui presentanti (manco fossimo tornati negli anni 90!) non c'è un giro a vuoto. Il muro di suono generato dalla band è ben costruito, mai fine a se stesso e non forzatamente arzigogolato: i brani sono lunghi perchè devono esserlo. Anche la voce, che spesso in questo genere è quasi una palla al piede, è ben calibrata ed evocativa.
Se in tutti questi anni avete ignorato i Kal-El non fate l'errore di ignorare anche questo nuovo lavoro: "Dark Majesty" è sicuramente uno dei dischi "stoner" più interessanti del 2021.
[Dale P.]
Canzoni significative: Temple, Mica.
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