Dopo la morte di Cash, Rick Rubin si è affrettato a tranquillizzare i fan dichiarando che Johnny, prima di morire, registrò parecchie decine di canzoni. Grazie ad esse Rubin confezionò l'essenziale ma costoso cofanetto Unhearted e si diede da fare per concludere American V e American VI, ovvero gli ultimi due capitoli pensati dal leggendario cantante prima di morire.
E' chiaro fin da subito che American V suoni meno riuscito del precedente, non per limiti evidenti ma per la consapevolezza che "The Man That Comes Around" è uno dei vertici musicali dell'uomo in nero. Quindi non stiamo parlando di un brutto album ma solo di un disco di caratura inferiore, per quanto nobile.
Intanto parliamo di freddi dati: "Like the 309" è l'ultima canzone scritta dal Man In Black, e per "A Hundred Highways" non c'è lo schieramento di ospiti dell'ultimo disco. Per quanto viene mantenuta intatta la matrice tipica dell'American Series: rari brani autografi intervallati da riletture di traditional e di brani altrui.
Il tono del disco è dolente, fatto di canti di dolore e redenzione. L'unico movimento concitato è nel singolo "God's Gonna Cut You Down", piazzato al secondo posto della tracklist e uscito persino come singolo accompagnato da un agghiacciante video tipicamente "Made in USA".
"A Hundred Highways" è quindi una garanzia per tutti coloro che hanno imparato ad amare l'uomo in nero con le ultime produzioni targate Rick Rubin ma consigliamo a tutti di guardare anche al passato. Johnny con le centinaia di ore di musica che ha pubblicato in 60 anni di carriera può ancora allietare la vita di chiunque per molti anni a venire...
[Dale P.]
Canzoni significative: Help Me, Like The 309
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