Esce finalmente l'attesissimo (almeno da me) terzo disco di John Frusciante, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers. Perchè attendevo questo lavoro? Innanzi tutto perchè John è uno dei miei chitarristi preferiti ed è riuscito a riportare a grandi livelli una band allo sbando come i Red Hot Chili Peppers (dopo il disastroso lavoro con Dave Navarro in One Hot Minute) e seconda cosa perchè con il suo grandissimo genio ha partorito delle melodie fantastiche dentro Californication rendendolo uno dei miei dischi preferiti di sempre (togliete i cori di John e avrete un disco normale). Bhè devo ammettere che questo disco non mi ha per niente deluso. Dobbiamo ricordarci che il povero John non è che sia più tanto normale e ammette candidamente di aver lavorato a questo disco con l'aiuto di spiriti che lo venivano a trovare durante la lavorazione del disco. Non è matto. E' solo bruciato. Ma come la leggenda del rock ci insegna solo gli artisti bruciati riescono ad essere unici con una chitarra in mano.
John ci regala brani acustici degni del boss di Nebraska, brani tirati e psichedelici di difficile classificazione tutti col denominatore comune della bella e sensibile voce di Frusciante.
Non un disco per tutti (anche se MTV cercherà di farvi credere il contrario) ma per chi ha voglia di scoprirlo sarà una grande sorpresa. Già adesso possiamo dire che sarà uno dei dischi dell'anno.
[Dale P.]
Canzoni significative: Going Inside, Someone's.
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