Non facciamo retorica. La bellezza di questo disco trascende la vicenda umana di Joe Strummer. Fosse vivo si brinderebbe alla ritrovata vena ispirativa dell'ex Clash. Purtroppo le cose sono andate come sono andate e Joe ci lascia con il suo disco più bello dai tempi dei Clash. Non è importante quello che succede all'interno di Streetcore ma "come" succede. C'è Joe, c'è la sua chitarra. Tutto il resto è contorno. Non ho mai avuto la possibilità di vedere dal vivo Joe (per motivi anagrafici con i Clash, per svogliatezza con i Mescaleros), ma vidi i filmati dell'Indipendent di qualche anno fa. Quest'uomo con la chitarra, quella voce.. capisci che c'è gente con un carisma superiore. Che cantasse pezzi dei suoi dischi solista, che cantasse vecchi pezzi dei Clash era tutto un brivido continuo. Sapeva come toccare certe corde. In "Streetcore" certe corde le tocca eccome e, forse i brividi sono più di prima. Ovviamente, come in ogni testamento che si rispetti, c'è una bella versione di "Redemption Song". Circondata da capolavori assoluti.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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