Dopo un lavoro che mostrava un songwriting ricco e non ancorato nei classici stilemi dell'autore intitolato "Brighten" per il quarto album solista Jerry Cantrell torna sui suoi passi e offre al proprio pubblico un disco più prevedible. Ovvero più alla "Alice In Chains".
A tutti coloro che sostengono che avrebbe dovuto fondare una nuova band Jerry risponde reclutando alla batteria Mike Bordin dei Faith No More e Gil Sharone dei Dillinger Escape Plan, al basso Duff McKagan dei Guns'N'Roses e Robert Trujillo dei Metallica, Vincent Jones alle tastiere, Greg Puciato dei Dillinger Escape Plan e Lola Colette ai cori. Tutti già gravitanti intorno al suo mondo da parecchi anni. Al banco mixer l'eccellente Joe Barresi (Tool, Queens Of The Stone Age) e al mastering il guru Bob Ludwig. Insomma o le cose le si fanno bene oppure niente.
E Jerry ha preso in mano la chitarra e ha scritto le canzoni con il suo solito piglio drammatico ed heavy cantandole con la consueta intensità che lo contraddistingue. Un lavoro che è sia fan service che necessità personale di suonare quello che sa fare meglio con degli ottimi professionisti. "I Want Blood" è obbligatorio per tutti coloro che continuano a seguire con affetto gli Alice In Chains anche dopo la morte di Layne Staley, mentre non credo potrà avere un qualche appeal per qualsiasi altra persona. Non c'è una "Heaven Beside You" ma tanto alternative metal di quello che andava in heavy rotation notturna negli anni 90 (King's X siete voi??).
[Dale P.]
Canzoni significative: Vilified, I Want Blood.
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