Periodo di grazia per il collettivo che gravita intorno alla Arts & Crafts e ai Broken Social Scene. Jason Collett riesce quindi (come gli Apostle Of Hustle, i Valley Of The Giants o Feist) ad avere la sua visibilità. Che sfrutta bene, consegnandoci un album da urlo!!
Innanzi tutto sappiate che all'interno (come nei dischi citati sopra) suonano un po' tutti i Broken Social Scene. Poi, riflettete sul fatto che la musica proposta dal nostro è completamente diversa da quella dei suoi compagni. Jason suona un po' come un cantautore americano ispirato dal country. Si avvertono echi di Neil Young, Wilco ma anche di roba mainstream come Steve Earle, Bruce Springsteen, Tom Petty, John Mellencamp.
La bellezza del disco è nella sua semplicità, nel suo riportarci a ricordi sepolti senza indicarceli chiaramente, facendoci cantare a squarciagola vergognandoci anche un po'.
Va da sè che il genere è particolare, ci sono addirittura rimandi ai Beatles e al Paul McCartney solista ma agli amanti della buona musica non devono farselo scappare. "Motor Motel Love Songs" è un disco sentito e lirico come pochi e sincero come pochissimi.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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