Uno degli effetti della pandemia è quella di aver sconvolto il già delirante mercato discografico. Fra artisti che si tengono stretto il proprio disco, altri che invece approfittano di ogni Bandcamp Friday per buttare nel mercato qualsiasi cosa (live, demo, conversazioni con la madre) è indubbio che ci stiamo perdendo un sacco di cose. Per non parlare dei dischi che escono ma che non escono: annunciati in formato digitale forse non vedranno mai il traguardo del formato fisico.
Per esempio questo album di debutto di Jadsa, controversa artista brasiliana, che dopo essere spuntato nei canali digitali non ha più dato segni di vita. Forse perchè arriva a compimento di un percorso iniziato cinque anni prima e concluso proprio il giorno del suo ventiseiesimo compleanno regalandosi la release del disco. Ispirata dal lavoro avanguardistico di Itamar Assumpção, Jadsa Castro realizza un album impossibile da classificare e incasellare. Fra funk, rock, pop, folk, jazz e mille altre cose strampalate l'album suona sia moderno che antico, sofisticato ma anche molto terra-terra. Ma soprattutto ricco di ottime canzoni, che meriterebbero, senza ombra di dubbio, molto più che un semplice streaming. Speriamo in una futura release fisica.
Uno dei dischi più interessanti del 2021, senza dubbio.
[Dale P.]
Canzoni significative: Olho De Vidro, Run Baby.
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