Daniel Änghede è un polistrumentista che ha lavorato con Astroqueen (splendido gruppo stoner di inizio millennio), Hearts Of Black Science, Crippled Black Phoenix ed è presente nella recente line up dei doom-gothic Draconian. Gli Ison sono attualmente la sua creatura solista, dopo l'abbandono della cantante Heike Langhans (anche lei nei Draconian). Insieme registrarono "Cosmic Drone", "Andromeda Skyline" e "Inner - Space" album di culto per pochissimi.
In "Aurora" Daniel non fa tutto da solo ma si fa aiutare da numerosi ospiti. Innanzi tutto ogni brano ha una cantante diversa, sempre di estrazione dark gothic: Sylvaine, Cammie Gilbert (Oceans Of Slumber), Tara Vanflower (Lycia), Vila, Carline Van Roos (Lethian Dreams), gogo Melone (Aeonian Sorrow). Poi al basso troviamo Niklas Sandin dei Katatonia e ai synth Mark Furnevall dei Cripple Black Phoenix. Insomma, se l'è cavata.
"Aurora" è riassumibile nel bellissimo termine "Doom-gaze", ovvero un doom con fortissimi elementi post-rock e dream-pop tanto da cancellare del tutto ogni velleità metal (per dire alcuni dischi dei Mogwai sono molto più heavy di questo). L'album è un flusso che rimane sospeso, come se fluttuasse nell'aria gelida della Svezia. Non è drammaticamente malinconico come potrebbe sembrare ad un primo approccio ma certamente non è un disco allegro e spensierato. "Aurora" è un lavoro dal fascino invernale e notturno, ha il grande pregio di trascinare la mente in luoghi lontani. O di accompagnare l'ascoltatore in sogni glaciali.
[Dale P.]
Canzoni significative: Meridian, Jupiter.
|