Ho sempre un ricordo emozionato e agitato di un concerto degli Isis. Sarà che li vidi in un momento particolare della mia vita e in una condizione fisica spossata ma un intensità tale non ricordo di averla mai vista in un nessun altro palco. E sì che di concerti ne ho visti tanti.
Ricordo che riuscii a trattenere l'emozione a stento quando mi capacitai di cosa avessi davanti. Gli Isis dal vivo sono un mostro di inumana violenza, un leviatano affamato e incazzato in grado di fagocitare tutto e tutti.
Questo dischetto, è il quarto volume della collana "Live", e raccoglie 7 brani registrati tra il 2001 e il 2005 in varie locations. Il CD non è da meno a quanto vi ho descritto poco sopra. Certo, in un certo senso è come ascoltare le urla del leviatano senza poterlo vedere, però l'ottima registrazione (e la futura pubblicazione di un DVD) rende al meglio l'impatto sonoro.
Dall'iniziale "Gentle Time" (in cui si palesano i riferimenti doom/sludge) fino alla finale "Weight" con Justin Chancellor si assiste all'evoluzione di una band completa, capace di impressionare per gusto, tecnica, suoni e idee.
Tanti i momenti dilatati, addirittura un improvvisazione inedita ispirata a "Endless Nameless" dei Nirvana, palesando così l'amore per Aaron Turner per le atmosfere potenti ma drogate.
Fatevi del bene e distruggete i vostri neuroni con questa musica.
[Dale P.]
Canzoni significative: Glisten, CFT.
|