Mi riesce molto difficile recensire il terzo disco degli Irreversible Entanglements. Sono un fan, di quelli che si comportano di fronte a loro come le ragazzine di fronte ad una boy band. Quindi il metro di giudizio è totalmente falsato da questo, sappiatelo. Quando li scoprii, grazie alla sempre incredibile etichetta International Anthem Recording Company, il mio mondo è cambiato. In meglio. Il loro sublime mix di culture musicali mi ha stregato fin dalla prima nota e mi ha aperto parecchie porte sul presente, sul passato e sul futuro.
Sembra una frase altisonante ma in realtà è proprio il senso del progetto: prendere la musica nera del passato, traghettarla nel presente e narrare distopie future. Camae Ayewa (Moor Mother), voce; Keir Neuringer, sassofono; Aquiles Navarro, tromba; Luke Stewart, basso; Tcheser Holmes, batteria non hanno intenzione di mollare la presa e con "Open The Gates" riescono ad andare anche oltre al perfetto "Who Sent You?" imbracciando tutti i synth e trasportando il loro sound ancora più in là. La durata è mastodontica (i cari vecchi 73 minuti da ascolto in CD) e occorrerà parecchia pazienza per trovare voglia di affrontare un mostro sonoro simile ma ci sono talmente tanti momenti orgasmatici che vale la pena, anche ascoltandolo un poco alla volta.
[Dale P.]
Canzoni significative: Lagrimas Del Mar, Water Meditation
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