Ci sono progetti che andrebbero lasciati lì dove sono finiti, anche se sono finiti male. Per esempio gli Acid Bath. Nessuno si sognerebbe di rimetterli in piedi. Ovviamente sono liberissimi di ritrovarsi in sala prove, fare concerti e fare dischi ma, ovviamente, non lo fanno. I Kyuss, che non sono finiti male ma non c'è assolutamente bisogno di un nuovo disco. Gli Sleep ci hanno provato, rischiando, e più o meno sono riusciti a fare qualcosa di buono.
Gli Iron Monkey condividono con gli Acid Bath una fine drammatica dato che nel 2002 il cantante Johnny Morrow è morto di infarto a soli 28 anni. Il batterista Justin Greaves ha iniziato mille progetti e collaborato con decine di gruppi (Electric Wizard, Crippled Black Phoenix, Teeth Of Lions Rule The Divine, Atavist) mentre chitarrista e bassista se la sono menata per anni senza combinare granchè. Quindi si sono messi a suonare con un nuovo batterista e con un nuovo cantante. Come ho detto prima non c'è nulla di male. Come non c'è nulla di male che abbiano un contratto con Relapse e che nel 2017 abbiano pubblicato un disco intitolato "9-13". Non stupisce che non raggiunga minimamente l'impatto di "Iron Monkey" (1996) e "Our Problem" (1998) dischi che erano la risposta inglese allo strapotere sludge americano. Io avrei archiviato la band ma si vede che il power trio si sta divertendo e ha quindi realizzato un nuovo disco intitolato "Spleen & Goad". Che suona come una marea di band sludge. L'unicità degli Iron Monkey, oltre ad essere una band della madonna, era che di band come loro ce n'erano proprio poche, se non nessuna. Ora un disco come "Spleen & Goad" suona come un disco amatoriale, fatto in pochi minuti e con poca esperienza. E non fa molto onore al nome portato. La cosa migliore è sempre la solita: cambiare nome e provare a costruirsi una nuova vita. Anche perchè dei vecchi Iron Monkey qui c'è proprio poco.
[Dale P.]
Canzoni significative: ....
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