Per affrontare la recensione di "Distor Yourself" ho deciso di ascoltarlo tanto. Ma proprio tanto. Per togliere la patina di pregiudizio dovuta alla presenza di Gavin Rossdale dei Bush.
Institute sono il già citato Gavin, il chitarrista Chris Traynor (Helmet, Orange 9mm), il bassista Cache Tolman (CIV, Rival Schools) e il batterista Charlie Walker. Alla produzione troviamo Page Hamilton (Helmet).
Leggere certi nomi associati ai Bush lascia parecchie perplessità ma, forse, noi siamo stati abituati a giudicare la band con troppa superficialità.
Ecco perchè mi inoltro da settimane nell'ascoltato di questo "Distort Yourself". Alla fine però il risultato combacia con la prima impressione: gli Institute sono la versione Mtv degli Helmet. Ognuna delle 12 canzoni sembrano la versione senza tiro di "Unsung" degli Helmet (canzone che ha influenzato migliaia di band prima degli Institute). In più la voce di Gavin è troppo patinata, pulitina e ruffiana per una musica che dovrebbe trasmettere disagio urbano e rabbia.
In soldoni, è apprezzabile che Gavin non abbia scelto la strada facile del successo commerciale (vedi sua moglie Gwen Stefani) ma purtroppo le intenzioni da sole non sollevano un prodotto piuttosto scarso. Troppo duro per la massa, troppo banale per gli alternativi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Wasteland, Come On Over.
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