Voglia di cambiare? Recuperare? Ricominciare? Dal layout si scorge uno stacco rispetto al passato, quello più recente. Morning View era soporifero nella sua ambientazione costiera e pacifica. Ora sono colori forti e contrastanti a dominare la nuova proposta: un groviglio di belle canzoni potentemente arrangiate in un contesto di nuovo equilibrio, ritrovato nonostante l'abbandono dell'ottimo bassista Dirk Lance, sostituito da Ben Kenney.
Non si tratta di un ritorno alla vecchia maniera, ma un recupero parziale del vecchio vigore compositivo. Non aspettatevi un nuovo "Make Yourself", tantomeno un giovane S.C.I.E.N.C.E, ma preparatevi ad ascoltare il frutto della loro esperienza, nel bene e nel male, ma con qualcosa in più. Boyd ha scoperto il falsetto (in "Agoraphobia", quasi alla RHCP), e lo usa in modo efficace alternandolo ai suoi acuti dall'estensione straordinaria ("Pistola", "Leech"). C'è nuovo spazio per divagazioni noise come in "Sick sad little world", bel pezzo dal riff tipicamente incubussiano; non mancano languide ed eleganti ballate, come "Southern girl" o "Here in my room", che sono una caccia a sapori sì raffinati, ma un po' per tutti i palati.
E che dire di un momento ispirato al formidabile stile Primus? Basta ascoltare "Zee Deveel". Ogni brano, prodotto da Brendan O'Brien, manifesta grande concentrazione sulla limpidezza delle sonorità, e anche sulle dinamiche; in sostanza, "A crow left of the murder" è il primo passo avanti rispetto all'ultimo disco, "Morning View": risolcando le proprie orme verso il loro stile originario.
[Shizu]
Canzoni Significative: Sick sad little world, Priceless, Zee Deveel.
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