Il precedente "Free I.H: This Is Not The One You've Been Waiting For" era un prodotto sgangherato e lo-fi, da cameretta. Mi aspettavo qualcosa di simile nel secondo disco "Let Me Do One More" (quello appena citato viene considerato un mixtape, il primo si intitola "Kiss Yr Frenemies") e invece mi trovo con un disco discretamente prodotto e piuttosto curato. Siamo dalle parti del grunge teenage-cantautoriale, di quello che facevano Liz Phair, le Veruca Salt e Juliana Hatfield. Soprattutto quest'ultima viene in mente grazie alla capacità di suonare semplice e contagiosa, soprattutto nei brani più grintosi tipo "MMMOOOAAAAAAAYAYA". Ma il bello di Sarah Tudzin è che mette la sua chitarra distorta in primo piano anche durante i momenti più intimisti e questo aiuta a sfuggire dal rischio "Mitski", ovvero di suonare strappalacrime. Ci sono anche begli episodi che potremmo quasi definire "power pop". Insomma non è Olivia Rodrigo, nè Avril Lavigne.
Se siete orfani della prima Courtney Barnett dovreste dare una possibilità a "Let Me Do One More".
[Dale P.]
Canzoni significative: MMMOOOAAAAAAAYAYA, u v v p.
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