Henrik Palm è un nome sicuramente poco noto ma è stato uno dei membri dei Ghost prima di essere cacciato dal dispotico Tobias. Non solo: il suo contributo lo si può trovare anche in ottime band come In Solitude e Sonic Ritual (con Linnea Olsson). Qualche anno fa ha iniziato una carriera solista e questo "Poverty Metal" è il suo secondo lavoro, entrambi con artwork di Sebastian Murphy dei Viagra Boys. Strani incroci che rivelano un personaggio che meriterebbe qualche riflettore in più.
Attingendo dalle proprie passioni musicali, Henrik ha construito un album solido e decisamente riuscito. Immaginate una sorta di alternative rock vagamente sludge, con melodie quasi glam-rock (anni 70, non 80...forse anche un pochino di 80), atmosfere dark e una teatralità diffusa. Citando nomi alla rinfusa: David Bowie, Melvins, Paul Chain, Ghost, Pink Floyd, Queen, Queens Of The Stone Age. Siete schifati o incuriositi? Tranquilli: l'insieme è perfetto: un mix di pomp-rock con chitarroni underground, ballatone al pianoforte, rock orecchiabili e viaggi psichedelici. Sapete perchè funziona? Perchè Henrick sa come scrivere canzoni, maneggia la materia come un esperto artigiano e ha tante cose da dire ma intavolate con coerenza.
In un mondo giusto starebbe tra i dischi dell'anno di ogni classifica come si deve.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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