Ci voleva lui, Mr. Virilità per alzarmi dal materasso sul quale ero sprofondato provando ad ascoltare le ultime “novità”. Novità un cazzo, tutta roba fighettina e per di più già ascoltata. Preferisco le registrazioni datate, si sa.
Ci volevano i suoi baffoni e ci voleva la sua poesia per risollevarmi. Un poeta lo riconosci subito. Una persona normale avrebbe detto “ho voglia di fica”.
Nick Cave, che non è una persona normale bensì un depravato da rinchiudere in monastero, è riuscito a dire “Ci ho la Tristezza dello stare senza fica”. Geni(t)ale. E’ riuscito a dare delle pennellate tragiche ed epiche ad uno scenario già decisamente avvilente. Ci voleva Nick Cave per riportare i due accordi nella musica. “No pussy blues”, che è già diventato “il singolo del 2007” anche se mancano 9 mesi alla fine di questo anno insulso, è una molotov gettata contro una sfilata di moda; “No Pussy blues” è l’urlo disperato di chi ha bisogno di vita, o meglio, di chi ha bisogno di qualcosa che sta sotto la vita.
Con questi Grinderman Mr. Cave è ritornato alle radici , quelle rancide e usurate dei Birthday Party. Vi ricordate l’ incendiaria “Dead Joe”? Cazzo se me la ricordo! Questo album si apre con una dichiarazione di guerra, scandita con insidiosa violenza da un Cave piuttosto terroristico: “…Kick those baboons and other mother fuckers out !!!”.
Un disco che fa un chiasso infernale anche se lo lasciate nella custodia. Lasciatevi stuprare le orecchie e riempitevi la bocca di Cognac, anche se “lei non vuole”. Meglio che lei sia a mille miglia di distanza quando sul vostro piatto gira questo disco. Fidatevi.
[Dani Mani]
Canzoni significative: No Pussy Blues, Get It On.
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