In un'estate italiana fatta di delusioni calcistiche e sabbia del deserto cosa c'è di meglio che ascoltare dello stoner rock? E chi meglio degli Svedesi è in grado di portare avanti il vessillo dell'esercito dei Kyuss? Dovete sapere, ma sicuramente già lo sapete, che dopo lo scioglimento della band di "Sky Valley" la Svezia reagì con veemenza creando band su band ispirate a quel particolare sound figlio dell'hard rock e della psichedelia. Dozer, Lowrider, Demon Cleaner, Truckfighters furono i primi nordici a suonare esattamente come una band californiana (per i più curiosi ne parlo in questo articolo). I Greenleaf arrivarono subito dopo e nacquero come "superband" con membri dei gruppi succitati e dal 2001 più o meno puntualmente portano avanti quell'ormai tipico sound.
Non dovete quindi cercare delle novità o delle particolarità: Greenleaf suonano come hanno sempre suonato e come suoneranno per sempre. Ma rispetto a tante band "clone" hanno dalla loro una discreta abilità tecnica, un gran cantante e la capacità di scrivere canzoni con ottimi ritornelli e belle divagazioni acide. Insomma arrivati ad una certa età i Greenleaf sanno di non sbagliare e si dimostrano un faro per chi non ha mai abbandonato l'amore verso la sabbia del deserto e le lunghe autostrade.
[Dale P.]
Canzoni significative: Avalanche, The Sirens Sound.
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