Paddy Shine è un inguaribile irrequieto. Da quando più di quindici anni fa ha iniziato a pubblicare dischi con gli Gnod ha trovato un modo per esternare la sua curiosità musicale sotto forma di suoni psichedelici. La continua rotazione di musicisti non ha fermato la sua capacità di pubblicare più o meno un disco all'anno anche sotto mentite spoglie (Black Gnod, Gnod R&D, Temple Ov BBV). Di recente ha scoperto la musica irlandese assieme a Phil Langero e con il nome Moundabout ha pubblicato due ipnotici dischi per Rocket Recordings. Il nuovo "Spot Land" si avvicina più a quei suoni che a quelli dell'ultimo "Hexen Valley", risultando come una parentesi soft in un catalogo da esplosioni del cervello. Dilatazioni codeiniche devote a Earth, Morricone, Neil Young, Sun City Girls, Greateful Dead o come se i Khruangbin suonassero ad un terzo della velocità.
"Spot Land" ha il suono di un interludio all'interno di una discografia nervosa e rumorosa, un disco fatto di silenzi e chitarre, che va visto come raccordo tra un album e l'altro. Non certo come punto di partenza per esplorare il sofisticato mondo Gnod.
[Dale P.]
Canzoni significative: Pilgrim's Progress, Peace At Home.
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