Girl Band non era un gran nome, probabilmente scelto in una serata alcolica e sarà sembrata l'idea della vita ma ai fini pratici ha limitato i movimenti di una delle migliori band del recente revival post-punk, se non la migliore in assoluto. Movimenti che hanno visto i loro connazionali Murder Capital e, soprattutto, Fontaines DC raccogliere tanto, molto più di loro. Per il terzo disco diventano Gilla Band, nome che poteva essere pensato meglio, ma tant'è mantengono la costante: nome orrendo, disco fantastico.
Fondamentalmente "Most Normal" è un disco che sviscerato farebbe la gioia dei critici più spulcioni, quelli che scriverebbero "i Suicide che jammano con gli Strokes cercando di coverizzare i Nine Inch Nails mentre vogliono imitare i The Fall". Ah l'ho scritto. Posso dire però che non è importante cosa fanno, perchè qui dentro succedeve veramente di tutto, ma perchè lo fanno. E il perchè, strano a dirsi, è per scrivere grandi canzoni. Che poi era lo scopo anche di Suicide, Strokes, Nine Inch Nails e The Fall.
C'è tanta carne al fuoco, comprata nel miglior negozio di dischi per essere messa nel piatto e impressionare gli amici ma allo stesso tempo c'è un sentimento di necessità che rende tutto fluido e vero. Lo posso dire senza timore di smentita: "Most Normal" verrà ricordato fra i migliori dischi post-punk di questi anni. E chissà che non ne sia la pietra tombale.
[Dale P.]
Canzoni significative: Big Liner Fashion, Eight Fivers.
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