Dopo una dozzina di anni dalla mitica "Elizabeth" i Ghost sono diventati una della band più grosse del circuito metal grazie ad un immaginario azzeccato e a canzoni orecchiabili e adatte a tutti i palati.
"Impera" è il loro sesto album e di fatto non sposta granchè l'asse musicale proposto da Tobias Forge, leader maximo dei Ghost. Il genere proposto infatti è quello che molti nostalgici vorrebbero in heavy rotation sulle radio rock: un mix di hard rock anni 70 (Blue Oyster Cult sono il nome più palese) e di pomp anni 80 (Bon Jovi? Queen? Meat Loaf?) infarcito di tematiche occulto-fantascientifiche. Il risultato è un buon disco orecchiabile, ottimamente suonato (i membri della band sono session man super dotati) e prodotto in maniera ineccepibile. Per i miei gusti un po' troppo freddo e prevedibile, talmente tanto già sentito che non riesce a trasmettermi grandi emozioni. Un disco adatto ai nostalgici del rock anni 80 e ai più giovani che non lo hanno mai sentito.
[Dale P.]
Canzoni significative: Call Me Little Sunshine, Hunter's Moon.
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