Pur avendo inciso moltissimo ed essendo a suo modo un'icona, G.G. Allin non ha un album bestseller. Generalmente nei negozi di dischi specializzati si trovano dischi semplicemente perchè è giusto mostrarli e, magari, venderli a qualcuno che vuole fare un regalo bizzarro ad un amico. Nella sua folle carriera Allin ha registrato con varie, coraggiose, formazioni album di matrice punk rock dal sound devoto a Stooges, MC5, Ramones e primo hardcore. Spesso si trovano live, raccolte, dischi assemblati alla bene e meglio, bootleg nel consueto stile sporco e disordinato che compete al compianto personaggio.
"Carnival of Excess" è un disco che se vi capitasse tra le mani conviene portarlo a casa con voi, non scherzo. G.G. esprime nel disco tutto il suo amore per il country "fuorilegge" (outlaw) di Johnny Cash, Willie Nelson, Townes Van Zandt, Hank Williams. Addirittura è presente una struggente cover di "Carmelita" di Warren Zevon. Non è un disco "cow punk" alla Meat Puppets ma proprio un disco acustico folk infarcito di ballad e qualche bel brano più grintoso, suonato con The Criminal Quartet. Nelle edizioni "deluxe" (!!) contiene anche brani registrati da GG solo voce e chitarra, semplici bozzetti lofi, molto intimi.
Oltre ad essere per forza di cose il disco più strano di G.G. Allin è per certi versi il suo migliore e più ispirato.
[Dale P.]
Canzoni significative: A Snake (cold and hard), Carmelita.
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