Il grunge è sempre stato un modo di essere più che uno stile musicale, ed ecco perchè Alex Newport è sempre stato considerato un grunger più che un metallaro o qualsiasi altra cosa. Defilato, ha sempre rifiutato ogni scelta che potesse puntargli i riflettori contro e musicalmente non ha mai cercato il singolone. Ecco perchè perchè la sua creatura pur essendo considerata la risposta inglese al grunge non ha mai raccolto granchè.
Grunge. Che tipo di grunge vi aspettate di trovare in questo disco? Quello giocoso e semplice dei Mudhoney? Quello heavy enfatico dei Soundgarden? Quello orecchiabile dei Nirvana? O quello hard dei Pearl Jam? Niente di tutto ciò. Forse, ma forse, forse, forse, la band più vicina potrebbe essere i TAD. E i Melvins. "Hate Songs in E Minor" è costruito su riffoni potenti e ribassati che oggi qualcuno potrebbe chiamare "sludge". Ma lo sludge è mediamente più lento di così (sebbene un paio di episodi siano effettivamente letargici).
Definiamolo metal alternativo, di quello che prende anche dalla marzialità dei Godflesh, dall'enfasi dei Neurosis e che influenzerà in maniera trasversale anche l'oscurità dei Tool. Ovviamente dentro troverete anche dosi di Helment, Unsane e Prong, per non farci mancare niente.
Uno dei dischi minori degli anni 90, che andrebbe riscoperto senza alcun timore.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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