Se esiste un segreto ben custodito è proprio quello dei Floor. Certo, il loro stile di vita non ha giovato alla visibilità del nome. Formatisi nel 1992, pubblicano svariati EP fino allo scioglimento nel 1996. Si riformano nel 1997 per un unico show. Infine, nel 2001, Henry Wilson, Anthony Vialon e Steve Brooks pubblicano finalmente l'esordio omonimo su "No idea". In realtà il full lenght di esordio doveva essere "Dove", registrato nel 1994 ma pubblicato solo nel 2004 a band sciolta definitivamente.
I Floor sono il tipico prodotto del noise metropolitano degli anni 90. Paralleli a grunge, noise, hardcore, sludge e ai suoni estremi in generale portavano Unsane e Helmet in una dimensione più oscura esaltandone i tratti sabbathiani e melviniani.
Praticamente un feedback continuo maldestramente coperto da riff stoner e urla.
In "Dove" (che è il nome dell'altra band di Henry Wilson), abbiamo di fronte a 5 brani di noise/stoner suonato con urgenza hardcore e indolenza rock. Brani che crescono di minutaggio fino al mantra estremo: la titletrack e sesto brano in lista. 18 minuti di doom/noise in cui i Melvins prendono le sembianze di perversi esseri demoniaci. Chitarre ribassate, fischi e droni, batteria mammuth. Ovvero tutto quello che abbiamo imparato ad amare dai Melvins ma con un retrogusto dark.
La stampa/ristampa/recupero include un ulteriore tourdeforce di 15 minuti intitolato "I Remember Nothing".
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
|