Quando un disco è marchiato Riding Easy è spesso sinonimo di bontà. Magari non sarà l'etichetta più originale del mondo ma le sue uscite testimoniano un ottimo gusto e un ottimo orecchio da parte dei curatori. Inoltre, fatto curioso, pur essendo di base in California riesce a pescare band dalla Svezia, che come gli appassionati sapranno bene è un'altra caratteristica di qualità.
Facendo uno più uno i Firebreather, di Goteborg, sono quindi l'ennesima band da non perdere. "Under A Blood Moon" è il loro secondo album e messo sul piatto salta subito all'orecchio il sound sludge metal di scuola High On Fire. Quindi molto veloce e dinamico, con i piedi saldi sia nel doom ossianico che nel metal underground anni 80 di scuola Venom, con un ricco lavoro chitarristico e una sezione ritmica puntuale ma mai asfissiante. I brani sono belli lunghi (tutti poco sotto ai 10 minuti) e vari, con sequenze di riff perfetti per il genere. C'è chi li ha paragonati a entità pesanti come Monolord e Conan ma ho trovato i Firebreather molto più vari e originali e, soprattutto, divertenti. Se amate l'heavy metal a media velocità non perdetevi "Under A Blood Moon", senza dubbio uno dei dischi più interessanti del genere usciti negli ultimi mesi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Dancing Flames, Closed Gates.
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