Ci sono due modi per valutare questo disco:
1) soggettivo = Ian MacKaye è Dio, quindi questo disco è superbo.
2) oggettivo = non ho la più pallida idea di chi siano i due che suonano e cantano ma questo disco è superbo.
E'sempre bello ascoltare Ian, in uscita libera dai Fugazi (congelati per il resto della vita?). La sua voce, le sue parole, la sua musica e la sua intelligenza è quello di cui si ha sempre bisogno. Ed è incredibile come in 25 anni di carriera non abbia mai (MAI) sbagliato una nota. Se non conoscete il personaggio (ma perchè??), non scambiate queste parole come quelle di un fan. Cercatevi la discografia di Ian e comprate il primo disco che trovate. Poi vediamo se non siete d'accordo con me.
Non ho ancora parlato di questo disco. Scordatevi l'hardcore, scordatevi i White Stripes (l'elefante, la batterista, il duo), scordatevi i Fugazi. Base percussiva, chitarre baritono, riff che fungono anche da basso, voci intime e spesso in duetto. Cerchiamo di farci capire: prendete i Belle And Sebastian e spogliateli di tutto, aggiungetegli i Low e rendeteli socialmente impegnati. Poi prendete Flea e fategli suonare le linee di basso con la chitarra.
Ma la realtà è che i due suonano come potrebbero farlo solo loro. Quindi non cerchiamo inutili paragoni per invogliarvi a comprare quest'album. Tanto, comunque si veda il disco, sempre superbo rimane... E allora compratelo e basta.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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