Prima del suo vero e proprio esordio ufficiale "Some Heavy Ocean" Emma Ruth Rundle pubblicò un disco strumentale intitolato "Electric Guitar I". L'album uscì a cavallo fra il disco registrato con i Red Sparowes (The Fear Is Excruciating..) e i lavori con The Nocturnes e vedeva Emma concentrata a sperimentare con i soundscapes generati dalla manipolazione della chitarra elettrica, un po' come stava facendo contemporaneamente Sarah Lipstate aka Noveller.
10 anni dopo circa, viaggiando per il Galles, ha registrato la seconda parte questa volta aiutata anche dalla propria voce. Emma aveva avvertito i suoi fan: "fate attenzione non è come i miei dischi; è lontanissimo da Engine Of Hell. Ascoltatelo prima di comprarlo".
Vadano però tranquilli coloro che ormai hanno capito che Emma Ruth Rundle è garanzia di qualità: in veste di chitarrista non delude ed è in grado di costruire paesaggi sonori degni di una colonna sonora, mentre gli esperimenti con la voce non sono fini a sè stessi.
"EG 2" è in realtà rivolto proprio ai fan che adoreranno ascoltare un lato inedito della loro cantautrice preferita, ormai sempre più propensa a mostrarsi in ogni suo lato della complessa personalità.
Sarei curioso di ascoltare brani di questo tipo in versione "canzone".
[Dale P.]
Canzoni significative: The Tempest On Trefasser, Don Danann Dana Danu Ana.
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