A chi interessa una recensione degli Earth? Dopo una dozzina di album e piu' di vent'anni di carriera se non vi piacciono non vi piacciono.
Parliamo a chi conosce bene la discografia di Dylan Carlson: uno dei pochi personaggi provenienti dagli anni 90 che continua a fare musica interessante, ma soprattutto uno dei personaggi che riesce a essere disturbante e allo stesso tempo affascinante con due soli accordi.
Chi conosce bene la discografia degli Earth ne conosce le varie sfacettature, i periodi, la crescita, la crisi: per assurdo sono una delle band piu' dinamiche di tutta la storia del rock. Dinamici e immobili. Un paradosso possibile solo a Dylan Carlson.
E' l'ennesimo disco della svolta? Innanzi tutto il disco si apre con un brano bello heavy, quasi metal (e infatti banalmente nelle recensioni leggi "Black Sabbath" ma noi fan snob diremmo alla Melvins). Per assurdo un passo indietro stilistico ma ovviamente e' un godimento sentire quelle chitarre grattare come in Sunn Amps And Smashed Guitars. Citiamo non a caso quel disco perche' se li' era ospite la voce di Kurt Cobain (no, non in cambio di un fucile. Almeno non quella volta) nel secondo brano di "Primitive And Deadly" troviamo Mark Lanegan. E come volete che sia? Deserto, vento e donzelle bagnate. Il sogno di ogni fan di Dylan Carlson. In una parola: epico.
La sensibilita' femminile degli Earth viene fuori completamente con "From The Zodiac Light", gia' presentanta in anteprima qualche settimana in anticipo rispetto all'uscita del disco. Alla voce troviamo Rabia Shabeen Qazi dei Rose Windows (ottimo il loro debutto su Sub Pop). 12 minuti che vorresti non finissero mai.
Si parlava di sensibilita' femminile: alla batteria troviamo l'inossidabile Adrienne Davies che probabilmente non finira' mai nelle pagine di Drummer Magazine solo perche' e' piu brava di tutti quelli che ci finiscono ogni mese. Al basso troviamo Bill Herzog gia' con Jesse Sykes (altra perla da recuperare). La copertina e' a opera di Samantha Muljat che troviamo anche in recenti copertine Southern Lord.
Ma non spaventatevi: il suono desertico e' grazie anche alla registrazione effettuata al Rancho De La Luna, nel Joshua Tree in California da Mathias Schneeberger e Dave Catching. E i bassi profondi sono ovviamente merito del mixaggio di Randall Dunn degli Studi Avast! di Seattle.
Ho detto anche fin troppe cose per un disco che e' ricco di ingredienti e soprese, ovviamente se si e' in grado di volerle recepire. Con gli Earth ci vuole calma e rilassatezza: solo cosi' ci si prepara per il viaggio.
[Dale P.]
Canzoni significative: There is A Serpent Coming, From The Zodiac Light.
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