I Dysrhythmia rimangono a tutt'oggi un oggetto di ultra culto e se a 5 anni dalla sua uscita, "Live at Contamination Festival 2003", pubblicato in sole 1000 copie, non è ancora andato esaurito un motivo ci sarà ! Eppure se in tanti (troppi) sbavano per i prevedibilissimi prodigi tecnici dei Dream Theater non vedo perchè Kevin Hufnagel non abbia la copertina di Guitar Player ogni mese. La band che nessuno riesce a scrivere in modo corretto (e se non ci fosse il "Forse cercavi: dysrhythmia" di Google..) è senza ombra di dubbio fra le più interessanti e stimolanti fra le band ipertecniche attualmente in circolazione.
Avvertenza: se per voi Don Caballero sono troppo ostici e "matematici" allora è meglio che passiate ad altro. Dysrhythmia sono un vortice di riff dispari, dissonanti e ultracervellotici con ben pochi appigli melodici e quel vago incedere "hardcore" (certamente pur "heavy" i riff non sono considerabili metal) fatto di tensione e potenza. Interamente strumentali. Niente urla furiose a caso. Ma soprattutto niente falsetti molesti.
"Psychic Maps" inizia sparato a mille, come dei Karma To Burn strafatti di cocaina mescolati a dei Dillinger Escape Plan in preda ad un attacco nervoso. Riff spessi, ipertecnici ma con un loro groove speciale, senza però la magia di un brano come "My Relationship" (contenuto nell'album Pretest) ma, soprattutto per quelli che sgradirono la svolta ancora più cervellotica, senza il senso di collasso del precedente "Barriers and Passages". Le parti più "pensanti" sono rilegati alla seconda facciata ma c'è da dire che il disco viaggia per la maggior parte a velocità piuttosto sostenute. Non come i fratelli Behold The Arctopus, decisamente più parossistici e da "nerd", ma l'impatto non si fa mancare.
C'è tanto da ammirare ai tre musicisti, non nego che in un mondo più giusto sarebbero tra i preferiti dei ragazzini smanettoni e metro di riferimento per esercizi folli. Ma non c'è solo del circo: c'è la tensione, un vago senso introspettivo ma anche la sindrome da "Cubo di Rubick", ovvero quello scervellamento stimolante e divertente che ti fa passare ore su passaggi deliranti.
Da maneggiare con cautela. Ma per chi ha voglia sono soddisfazioni assicurate.
[Dale P.]
Canzoni significative: Triangular Stare, Lifted By Skin.
|