Fossimo superstiziosi o complottisti ci sarebbe da pensare male sulla contemporanea pubblicazione del disco dei Dream Widow e la morte del batterista Taylor Hawkins. I Dream Widow sono la band fittizia le cui gesta sono narrate nel film Studio 666 che vede protagonisti i Foo Fighters. Il film, adatto per passare una serata tra amici mangiando pizza, bevendo birra e fumando cannoni, è un horror piuttosto elementare in cui si narra di una maledizione che ha colpito la band Dream Widow i cui membri sono morti durante la registrazione del disco. Disco che, teoricamente, è quello di cui state leggendo la recensione.
L'album in questione in realtà è stato registrato e scritto integralmente da Dave Grohl e riprende lo stile "metal underground" del suo progetto Probot. Secondo lo stesso Grohl i riferimenti principali sono Corrosion Of Conformity, Trouble e Kyuss. Quindi una sorta di alternative doom a cui ha aggiunto anche un po' di riffoni hard/thrash metal un po' Celtic Frost, un po' Soundgarden e un po' Voivod. Insomma l'ideale continuazione musicale dei Probot ma senza ospiti altisonanti, qui trovate Jim Rota dei Fireball Ministry e i tastieristi Oliver Roman e Rami Jaffee. Ci credete che sti Dream Widow sono eccezionali? Bhè credeteci. D'altra parte questa musica è nel DNA di colui che l'ha scritta e suonata.
[Dale P.]
Canzoni significative: Cold, Lacrimus Dei Ebrius.
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