Nel vecchio "Check Your People" i Downset richiavano alle armi i loro fan all'urlo di "Together". Pochi risposero, distratti da tanto rap-core e nu-metal che girava in quel periodo. Per la band altri anni di oblio e incazzature (la prova è l'etichetta che produce l'album: la piccola Hawino). E' il turno del ritorno a testa bassa, stanchi di anni passati a predicare senza ricevere la meritata attenzione. I ragazzi evidentemente non hanno mai avuto molta fortuna.
Tra i primi a portare alle masse il cosidetto rap-core, (all'epoca il massimo del crossover) furono surclassati dalla bomba Rage Against The Machine. Poi venne il nu-metal e per dei ragazzi bruttini, poco carismatici e senza piercing fu la fine. Il disco per la Epitaph fu però una scossa potentissima. Chi ha avuto modo di sentirlo sta tremando ancora adesso!!
Purtroppo questo "Universal" non è allo stesso incredibile livello. La differenza?? L'intenzione che muove la band. Con "Check Your People" i Downset cercarono di gridare al mondo tutto quello che non andava, sputandogli in faccia con una violenza inaudita. E vennero ignorati. Ora tornano, la rabbia si è trasformata in insoddisfazione. La band è meno brutale, la voce di Rey Oropeza sembra quasi stanca di lottare, tutto il disco è permeato da questo mood. Le canzoni risultano anche parecchio più orecchiabili del solito e meno urlate. "Universal" risulta quindi un album adatto solo ai fan a cui però preferiranno il vecchio "Check Your People".
[Dale P.]
Canzoni significative: Forever.
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