Dopo 7 lunghi anni torna il gruppo definitivo. Ma prima un po' di storia per i più distratti. Quasi 10 anni fa i futuri componenti dei Down si tenevano in contatto in quanto amici e, parlando di musica, venne fuori che ascoltavano tutti la stessa roba: Black Sabbath, Saint Vitus, Pentagram. In quanto musicisti venne subito fuori l'idea di formare un gruppo che si rifacesse a queste sonorità. Il problema era che Phil era impegnato con i Pantera, Pepper con i Corrosion Of Conformity, gli altri (Bower, Strange e Windstein) con gli Eyehategod e i Crowbar. Quando gli impegni dei rispettivi gruppi lo permisero i 5 si ritrovarono a New Orleans per jammare. Ben presto prepararono il leggendario demo di 3 canzoni che durante un tour dei Corrosion Of Conformity un ragazzino diede a Keenan da sentire. Immaginatevi la scena!! Nel giro di poco tempo i nostri incisero NOLA, l'esordio dei Down. Uno dei migliori dischi degli anni 90. A distanza di 7 anni i nostri danno alle stampe il secondo, attesissimo, album. Ed è un altro capolavoro. E i tempi sono maturi per far diventare i Down un progetto a tempo pieno. A discapito, è vero, di band di assoluto valore come i Pantera, i Corrosion Of Conformity, gli Eyehategod e i Crowbar ma di statura artistica inferiore a questi immensi DOWN. Immensi è la parola giusta. Ascoltate l'inizio di "Lysergik Funeral Procession" e rimarrete tramortiti. Un suono incredibile, una passione unica e una tecnica da urlo rende questo gruppo unico nel suo genere. Penso che questa recensione sia sostanzialmente inutile. Un capolavoro di questo calibro non si può spiegare. Va ascoltato per anni. Così come fu per NOLA. Un must.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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