L'etichetta Blues Funeral Recordings nel giro di un anno è diventata un punto di riferimento per collezionisti e amanti dello stoner doom più ricercato. Il ritorno dei Solace, l'EP "kraut" degli Elder, Besvärjelsen, Howling Giant, Big Scenic Nowhere e ora il nuovo lavoro dei Domkraft, che segue di qualche mese il disco "Flood" prima uscita della Blues Funeral.
Domkraft sono un trio doom svedese che al contrario dei loro colleghi monolitici si divertono ad essere vagamente dinamici. I riff pesantissimi e lenti sono l'ingrediente principale ma i lunghi brani contengono divagazioni inusuali. Per esempio? Mark Lanegan. Già: a metà di "Where We Part Ways" parte il vocione di cartavetro dell'ex Screaming Trees. Che per quanto mi riguarda trovo più adatto qui che nelle sue recenti sortite elettroniche. Oltre a Mark prestano l'ugola anche Lea dei Besvärjelsen e Marty degli Slomatics.
Certamente un EP (e sono stati umili perchè dura più di 30 minuti, per molti sarebbe un disco) da ascoltare e sviscerare, non solo dagli appassionati. E chissà che la presenza di Mark Lanegan non porti qualche curioso ad esplorare un genere nuovo.
[Dale P.]
Canzoni significative: Where We Part Ways, Mud Collider.
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