Nel 1998 i Dillinger Escape Plan erano poco più degli esordienti, non avevano dato ancora alle stampe l'opera definitiva del post-hardcore ("Calculating Infinity") ma avevano catalizzato già parecchia attenzione.
Grazie ad infuocate esibizioni e ad una proposta musicale stimolante, i nostri, dopo l'esordio omonimo ancora acerbo, mostrano di che pasta sono fatti: in 5 minuti!!
"Under The Running Board" è, infatti, formato da solo 3 canzoni nel minutaggio tipico grind (a cui spesso sono stati associati!): The Mullet Burden, Sandbox Magician e Abe The Cop, tutti e tre successivamente classici imprescinbili della band.
In 5 minuti è inutile dire che avviene di tutto: dalla scarica hardcore di "The Mullet Burden" al violento metal-jazz di "Abe The Cop" si esaurisce ogni cosa nel giro di pochi secondi per passare a triturare la parte successiva con malcelata violenza. Tutto è tirato allo spasmo: voce, batteria e chitarre (da seguire su due canali diversi: da impazzire!). Arriverete alla fine che dovrete respirare per riprendervi, ma poi ne vorrete ancora. Come in un ottovolante musicale.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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