Basta la voce di PJ Harvey e la chitarra di Josh Homme per essere soddisfatti. Ascoltate "Powdered Wig Machine" e vivrete felici per il resto della vostra vita. Sempre che siate dei fans, altrimenti non azzardatevi nemmeno ad avvicinarmi a qualche "Desert Sessions". Avete bisogno di una ripassata di storia? Sono qui apposta! Scioglimento Kyuss. Josh Homme inizia a collaborare con tutti quelli che gli capitano a tiro. Finisce pure nell'ultima incarnazione degli Screaming Trees. Collabora con la sezione ritmica dei già disciolti Soundgarden. Con i Beaver, con gli Earthlings? e i Master Of Reality. Dove vive lui, nel deserto, c'è uno studio di registrazione, chiamato Rancho De Luna. E' normale ritrovarsi lì, fra amici, a jammare. Ed è ancora più normale ritrovarsi quelle jam su nastro. Allora c'era la Man's Ruin, che pubblicava di tutto. Vol.1: un vinile 10" colorato con il frutto di queste sessions. E così via, sempre con tanti amici, tanti ospiti e tanta musica. Sperimentale o cazzeggio che sia, qualche frutto è pure finito nei dischi ufficiali dei QOTSA. E' un bel modo per cercare di capire come tira il vento in casa QOTSA. E il vento che tira è sempre buono direi (a parte l'assenza di Nick per via dei Mondo Generator). I brani migliori vengono dal vol.9 (intitolato "I See You Hearin' Me"): l'iniziale ed ipnotica "Dead In Love" (con PJ al piano e al sax tenore!!) ha una coda finale con un'assolo alla Gilmoure , "I Wanna Make It Wit Chu" ci fa pensare che le pazzie dei QOTSA non sono solo frutto di Oliveri. Le mie preferite sono, però, una di fila all'altra: l'hard/punk/spaccaossa di "Covered In Punks Blood" (meravigliosa, suonata in trio: Castillo, Josh e Twiggy!!) e il blues notturno malatissimo e devastante di "There Will Never Be A Better Time" (suonata dai soli PJ Harvey -divina- e Chris Goss). A questo punto sarete pronti per inchinarvi al cospetto di qualunque cosa. "Crawl Home" è un brano scurissimo, sempre con PJ alla voce (e al basso) ma qui siamo dalle parti di New York e dei primi dischi della Harvey. Straniante e rumorosa. "I'm Here For Your Daughter" è un breve valzer che fa da preludio a "Powdered Wig Machine" (anche se in realtà passiamo dal Vol. 9 al 10, intitolato "I Heart Disco"), il brano più accessibile fra quelli presentati (per quanto meravigliosi) fino ad adesso. Fantastica Polly Jean. Con "In My Head...Or Something" siamo dalle parti QOTSA e non sarà strano ritrovarcela nel prossimo disco. E non sarebbe un male. Melodicissima, con la bella voce di Josh in evidenza e tante chitarre!! "Holey Dime" è un mix fra l'alternative country e i Pink Floyd. Di assoluta rilevanza e grande atmosfera. "A Girl Like Me", cantata, ovviamente dato il titolo, da PJ Harvey è un po' confusonaria, con una chitarra straniante in evidenza in una struttura da canzone folk cantata da un branco di lupi tristi. Da amare, fosse solo per il fischio finale trapana-timpani. "Creosote" è un country/rockabilly strumentale mentre "Subcutaneous Phat" inizia come un brano del primo disco dei QOTSA per poi scoprirsi un funk spaziale che sarebbe stato bello far durare 34 minuti anzichè 3 e 40!! Meravigliosamente psichedelico e allucinato. Da sogno sarebbe un remix dei Chemical Brothers!! Finale da lacrime con "Bring It Back Gentle", anche qui si sentono citazioni e atmosfere Pink Floydiane. Un crimine non averla fatta cantare a PJ Harvey. Ma Josh, nel ritornello, ci fa sognare riportandoci alle atmosfere malate (e, credevamo, dimenticate) del primo disco. Dopo questi 41 minuti, potete giurarci, rischiaccierete il tasto play fino, almeno, all'arrivo di qualche nuovo disco proveniente dal deserto. Un must per i fans, gli altri non meritano tanto ben di Dio!!
Canzoni Significative: tutte
[Dale P.]
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