L'esordio dei Deftones di Sacramento è un piccolo cult. Trascinati dai singoli "Bored", "7 Words" ed "Engine No.9", la band si avviò ad un discreto successo sia in patria che in Inghilterra. Il loro sound, debitore sia della scena nascente capitanata dai Korn e dai Limp Bizkit, sia dell'emo-core, del thrash della bay area e di una sorta di romanticismo di scuola new wave (ma le influenze Cure, Smiths, Duran Duran si faranno sentire più avanti) risulta subito straordinariamente originale e potente. I due punti forti del gruppo sono l'abile drummer Abe Cunningham, tessitore di trame mai banali e l'incredibile Chino Moreno. E' questo il vero valore aggiunto dei Deftones. Parole sussurrate, che presto sfociano in urla animalesche, acuti puliti di grande intensità ed ogni parola vissuta come fosse l'ultima. Se state pensando a Jonathan Davis (Korn) siete fuori strada. L'approccio di Chino Moreno è più sensuale e umano. Se Jonathan esprime solo pazzia e insanità, Chino viene dalla strada, ed esprime QUEL dolore. Come se si lasciasse andare ai sentimenti senza paura di venir valutato dagli altri. Le sue sono urla umane (per quanto spettacolari!) e questo ce lo fa preferire da un versante puramente "musicale". Adrenaline ci consegna una band che si porrà subito in evidenza come fra le più dotate della scena. E che ci regalerà numerose e ancor più belle sorprese in futuro!
[Dale P.]
Canzoni significative: Bored, One Weak, Nosebleed, 7 Words, Engine No.9.
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