Il nuovo album dei "The Death Of Anna Karina" esce dopo tre anni di silenzio. Anni in cui la band ha aggiunto la tastiera, ha girato il mondo e ha vissuto varie sventure. E' ovvio che ci sia tanta attesa, tanto interesse verso una band che con un disco ha dimostrato di riuscire a plasmare la materia hardcore come nessun'altra.
"New Liberalistic Pleasures" è diverso da quel disco. Esalterà e deluderà allo stesso modo. Le tastiere sono ovviamente in primo piano. La voce è passata dallo screamo all'isterico-wave. Le canzoni hanno una forma più regolare. L'impatto sonoro è decisamente meno assordante.
Vedo già i vostri visi schifati e pronti a buttare nel cesso una delle band più coraggiose del suolo italico.
Non è un salto nel carrozzone danzereccio tanto di moda adesso ma l'ennesima trasfigurazione della materia hardcore ormai sempre più senza confini precisi. I Death Of Anna Karina attingono a piene mani dalla potenza "funk" di band come Q And Not U, uggiungono un solido impianto emotivo (senza risultare stucchevoli e banali) e condiscono il tutto con la loro personalità deflagrante.
Il risultato è questa raccolta di canzoni. Sospese in un'ipotetica via di mezzo tra Fugazi e Blood Brothers. "New Liberalistic Pleasure" è senza dubbio un disco avanti. Ma, allo stesso tempo, è quello che dovrebbe essere il rock oggi.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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