Dopo varie vicissitudini di formazione e un naufragato progetto con Luca Mai degli ZU, tornano i Dead Elephant di Enrico Tauraso, da Cuneo. Ma potrebbero arrivare anche da una montagna di lamiere arrugginite, che l'effetto sarebbe lo stesso. Dopo lo strepitoso Lowest Shared Descent, e' ora il turno di Thanatology pubblicato dall'inglese Riot Season, in vinile limitato e CD.
L'urlo di Steve Austin e le chitarre taglienti dei suoi Today Is The Day, l'incedere devastante dei Neurosis, il catalogo Amphetamine Reptile, la violenza degli Unsane. Ma Thanatology non e' una semplice somma di influenze, ma una discesa negli inferi passando da un corridoio buio e stretto pieno di siringhe infette. Un film horror che fa realmente paura, privo di ironia e battute sarcastiche.
Un disco sospeso fra sludge e post-metal che suona moderno e parla un linguaggio straordinariamente internazionale, come purtroppo pochi in Italia riescono a fare con convizione.
Un disco che vi occupera' tutto il tempo della durata, senza distrazioni, lasciandovi addosso una sensazione di spaesamento, di claustrofobia e di terrore. Ma anche di grande meraviglia.
Bravi Dead Elephant. Cosi' vicini, cosi' lontani.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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