Da alcuni anni il Giappone si sta rivelando la nazione di riferimento per il retro rock psichedelico. Se avete letto il libro "Japrocksampler", la guida al rock giapponese scritta da Julian Cope, non sarete stupiti: fin dagli anni 70 il paese del Sol Levante ha sfornato band su band, spesso sconosciute al grande pubblico ma amate dagli appassionati. De Lorians sono giovanissimi ma suonano come una band jazz rock anni 70. Fusion è la parola d'ordine, Frank Zappa è la risposta. Ma anche Canterbury, quindi Soft Machine, Caravan, Gong, Hatfield And the North, Camel.
Assoli, scale ardite, cambi di tempo, di atmosfera e di ritmo ma anche tanti svolazzi psichedelici: l'esordio omonimo dei De Lorians è un album interamente strumentale che sembra uscito da un'altra dimensione. Un perfetto regalo per lo zio che continua ad ascoltare certa musica, ma anche un discreto viaggio cosmico che è bene non perdersi.
[Dale P.]
Canzoni significative: A Ship Of Mental Health, Toumai.
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