Passano gli anni ma i Darkthrone sono sempre dei ragazzini innamorati dell'heavy metal, meglio se underground. Con questo "Old Star" superano la quindicina di uscite dal 1992, senza aver mai abbassato il livello qualitativo: pure quando un disco sembrava minore, ripreso in mano dopo qualche anno, riprendeva a brillare di luce propria.
"Old Star" è stato accolto praticamente all'unanimità come un ottimo disco, grazie anche alle influenze "old school" che si porta dentro. La produzione grezza di Nocturno Culto degnamente mixata da Sanford Parker ci fa entrare nel mood senza distrazioni. Le sei canzoni qui contenute sono fra le migliori mai scritte dal duo, appartenenti ad un mondo fatto di ascolti di extreme metal sotto tempeste di neve. Il vecchio doom, quello di scuola 82-86, Venom, Celtic Frost, il metal estremo prima dei Mayhem. I tempi quasi mai serrati, la voce catacombale, i riff semplici ma diretti sono al servizio di brani che vi trasporteranno nella cameretta di Fenriz e Nocturno Culto nel 1987.
Una piccola lezione di storia e un grande disco, adatto sia ai profani che agli ormai anziani ascoltatori.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Hardship Of The Scots, Alp Man.
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