Se la copertina dice "Eternal Hails......" il retro risponde "Epic Black Heavy Metal". E questo sotto titolo è più esaustivo di mille recensioni, compresa questa. Nocturno Culto e Fenriz hanno confezionato un disco che mescola l'epicità del metal primitivo (Black Sabbath, Candlemass, Cirith Ungol) con l'oscurità e la malvagità delle prime formazioni underground (Celtic Frost, Hellhammer, Witchfynde). Niente di nuovo quindi. Se avete seguito lo sviluppo sonoro della band ormai sapete che i nostri sono dei custodi della fede, della purezza di certo metal. Non sono più black metal, ma se siete anziani ricorderete che nei primi anni 80 il black metal era già un sotto genere diffuso e indicatore di sonorità grezze, malvagie e putrescenti. I Darkthrone sono lì, incastonati all'incirca tra il 1983 e il 1986. E così si divertono: suonando brani lunghi, semplici ma efficaci.
Nocturno Culto e Fenriz sono due simpatici cinquantenni che invece di suonare i Rolling Stones suonano i Celtic Frost. E a me sta bene.
[Dale P.]
Canzoni significative: Hate Cloak, Lost Arcane City of Uppakra.
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