In copertina sembrano un mix fra Slipknot, primi Mr Bungle e Mushroomhead. Loro citano fra le influenze lo Scott Walker di The Drift, il Johnny Cash periodo American e i Converge. In una canzone dicono di essere Kate Moss.
Mettendo il disco nel lettore (cd, vinile o cassetta, oltre al consueto digitale) troviamo una band che suona un potentissimo e alienato mix di post-punk e noise rock che non sfigura vicino a Girl Band (ora Gilla Band), Protomartyr, Lice ovvero il lato più heavy sperimentale del genere più in voga negli ultimi due o tre anni. Tralasciando il piacevole effetto sorpresa DITZ propongono una musica energica, sbilenca ma non priva di orecchiabilità, intelligente e bella pur provando ad essere fastidiosa.
Una band da tenere d'occhio ma che già all'esordio ci propone uno dei dischi più interessanti degli ultimi mesi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Teeth, Clocks.
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