Dal 1993 ad oggi l'album dei Cynic è lentamente passato da album di culto a vera e propria leggenda del metal tecnico. Ma attenzione: racchiuderlo in un genere equivale ad ucciderlo.
La band, composta da personaggi che non sono solo tra i migliori strumentisti sulla piazza ma anche tra i più ispirati, fa letteralmente paura! Un basso che disegna fraseggi jazz-fusion di rara poesia e l'istante dopo è capace di cavalcate al limite del suonabile. Arpeggi di chitarra accompagnati da riff dispari di scuola thrash. Una batteria metronomica capace di passaggi mai banali. Infine la voce, forse l'intuizione più geniale e più pericolosa: un vocoder mescolato a voce femminile e growl.
Certamente, a distanza di anni la produzione andrebbe aggiustata agli standard attuali (Roadrunner invece di far uscire stupidi CD di remix perchè non riprendi in mano questa pietra miliare?) ma la vera forza sono le canzoni! Sì, avete sentito bene, perchè i Cynic non sono una band di ipertecnici senza anima: loro suonano perchè vogliono creare musica meravigliosa.
Focus a distanza di anni risulta innarivabile per chiunque e grande ispirazione per band tecniche come Meshuggah (la copertina di Nothing e quella di Focus non si assomigliano un po' troppo?) e Dillinger Escape Plan.
Lo spirito della band si è poi dissolto in altri progetti (tutti visibili nel loro sito ufficiale) come Portal, Spiral Architect, Gordian Knot e svariate collaborazioni.
Va da sè che "Focus" non dovrebbe mancare in nessuna collezione degna di ogni vero appassionato di musica.
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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