Immaginatevi tre psicopatici che vi assalgono alle spalle: uno di loro vi pianta un martello pneumatico nella schiena, un altro vi urla cose atroci nelle orecchie, infine, il terzo, vi spaccherà delle bottiglie di vetro sulla faccia. Questo è "Freakery", splendido esordio dei Cretin, band attiva già dai primi anni 90 e mai arrivata al traguardo del disco vero e proprio.
La lunga carriera si sente tutta. In primis per la grande conoscenza della materia, che consente alla band di costruire brani perfetti e dotati di personalità (e infatti viaggiono su una durata di circa 2 minuti, anzichè i canonici 10 secondi), ma soprattutto l'attitudine devastante della band capace di far ruggire gli strumenti come poche band al giorno d'oggi.
Merito senza dubbio di una registrazione senza artifizi. La batteria, per esempio, non usa trigger. Piccoli particolari che sommati assieme formano la forte personalità dei Cretin.
Un disco formalmente perfetto, che non andrebbe fatto scappare per niente al mondo. Soprattutto se amate il grind/death vecchia scuola (Napalm Death, Carcass) e trovate le band nuove più intente a shockare con titoli e copertine blasfeme più che con la musica vera e propria.
I Cretin suonano. Ed è il caso di aprirgli....
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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