Al quarto disco i newyorkesi Couch Slut dimostrano che il loro progetto non è mero divertimento ma una necessità. Non che i precedenti fossero lavori da prendere sottogamba, anzi, ma con "You Could Do It Tonight" si ha finalmente la conferma che i nostri fanno sul serio e non sono solo dei disturbatori molesti. Se agli esordi potevamo dire che il progetto fosse una somma fra Made Out Of Babies, Unsane, Jesus Lizard ora il sound è pienamente riconoscibile e unico. Certo, non che ci siano stati degli stravolgimenti, ma è come se finalmente la band avesse messo a posto i pezzi del puzzle. Un puzzle ricoperto di sangue.
Per prima cosa bisogna parlare del lavoro della cantante Megan Osztrosits, mortalmente morbosa e disturbante, potenzialmente credibile protagonista di film horror sia nelle parti della scream queen che in quella del serial killer psicopatico. Con le sue urla disumane ci proietta in un mondo di sangue che sgorga senza soluzione di continuità, arti putrescenti, droga consumata male, incidenti mortali e rapporti malsani. La musica è quasi free form nel risultato ma metronomica nella concezione: come degli Imperial Triumphant che si danno al noise rock. Non a caso troviamo Steve Blanco al pianoforte. E non solo lui: il suo socio Zachary Ezrin è ospite alla voce assieme a Doug Moore dei fantastici Scarcity e Ben Greenberg degli Uniform (che ha prodotto il disco). Insomma la crème de la crème dell'avantgarde newyorkese di oggi.
"You Could Do It Tonight" è un passo avanti nel concetto di noise rock pensato fino ad oggi: non solo musicalmente ma nel modo di trasmettere quel fastidio, quella perversione, quel disagio che è raccontato in musica dai tempi dei primi Swans e che rinasce magnificamente grazie a questo quartetto di disagiati.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Donkey, The Weaversville Home For Boys.
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