Il CD più atteso del 2005 (almeno a sentire le pubblicità) arriva finalmente alle mie orecchie e, devo dire, che ne resto subito spiazzato e deluso!!
La scelta di rinnovare il sound può essere sì ammirevole ma, se ciò si riduce solamente ad un abuso di sintetizzatori e batteria elettronica, l’esito si rivela un totale fallimento!
Questo perché le melodie son più o meno le stesse che ritroviamo nei precendenti PARACHUTES e A RUSH OF BLOOD TO THE HEAD; ad esempio il singolo SPEED OF SOUND ha l’intro rallentato di THE CLOCKS.
Le atmosfere create con le tastiere, invece che vivacizzare, rendono abbastanza sonnolento il lavoro e per tanto non consigliamo l'ascolto ai guidatori notturni.(Questa me l’ha suggerita Nico Cereghini…)
Il punto più alto dell’album, insieme A MESSAGE dove la voce di CHRIS MARTIN è più profonda del solito, è senza dubbio WHITE SHADOWS con i riff alla U2 di WAR (e più precisamente il riferimento è a NEW YEAR’S DAY).
Il cantare di CHRIS, come dimostrano le sue acrobazie in falsetto, è l’unica nota positiva di tutte le nuove tracks.
Insomma, si tratta di un album che a fatica si ricorderà, e di cui non sentiremo certo la mancanza…è anche vero che ora CHRIS MARTIN ha già abbastanza da fare con la PALTROW e la musica non è il suo primo pensiero, ma di sicuro il risultato che ne viene fuori è decisamente sottotono.
[Steliam]
Canzoni significative: A Message, White Shadows.
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