Facciamo un'ipotesi. Siamo nel 1994, per la precisione l'11 Ottobre: esce il disco omonimo dei Korn. Il mondo underground si accorge velocemente dell'esplosione sonora generata dal quintetto di Bakersfield, prendendo spunto dall'inedito melange musicale composto da metal alternativo, grunge, noise rock, funk, post punk. I noise rockers vengono conquistati da questa formula in cui follia e groove trovano una sinergia per sfogare frustrazioni. Le etichette specializzate Amphetamine Reptile, Touch & Go, Skin Graft trovano nuova linfa e la critica snob coccola il trend.
Se avete lavorato bene con l'immaginazione avete capito che razza di musica stiano proponendo i Chat Pile, band che aveva già attirato l'attenzione con lo splendido esordio "God's Country".
I quattro di Oklahoma City fanno un salto avanti di 30 anni (il disco in questione è uscito l'11 Ottobre 2024) e si ricollegano al primo disco dei Korn ma suonandolo come se non fosse mai diventato un trend mainstream ma fosse rimasto nel sottobosco noise. Viene contaminato con il sound ulceroso di Cop Shoot Cop, Unsane, Swans senza che suoni come una bestemmia ma, anzi, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. C'è il groove, l'alienazione, i riff massicci, il senso di claustrofobia e una sorta di melodia non troppo lontana da quella dei Birthday Party.
Potreste snobbarli e fareste male. Chat Pile vi costringono ad una scelta: ammettere che i Korn non erano poi tanto male e che forse il mondo poteva prendere una direzione diversa già 30 anni fa. Se, invece, riconoscete la grandezza del primo disco dei Korn tuffatevi su "Cool World" senza indugi.
[Dale P.]
Canzoni significative: Camcorder, Masc.
|