Il noise rock deve essere cattivo, marcio, fastidioso, scorretto, offensivo. Deve parlare di sangue, botte, disagio, degrado, puzza, sporcizia. Deve riuscire a destabilizzare i benpensanti e i malpensanti. E' l'unica musica che porta ancora avanti con dignità gli insegnamenti di punk e hardcore ribaltandoli come un calzino buttato con arroganza nella bocca di grandi e piccini. Nel noise rock non è importante saper suonare bene o male ma far fischiare le chitarre, poi magari ci puoi mettere l'assolo dissonante o l'accordo strano. Oppure semplicemente metti la chitarra in Drop D e la suoni con due dita.
I Bummer sono tutto questo e molto di più. Per prima cosa si fanno notare perchè nella tracklist c'è una canzone con un titolo meraviglioso e "dannatamente" noise rock: "I Want to Punch Bruce Springsteen in the Dick". Basterebbe questo per supportarli a prescindere. Ma in realtà è solo una chiamata alle armi perchè gli 11 brani del disco sono un massacro noiserock come ne ascoltiamo una o due volte l'anno. Ad aiutare il trio di Kansas City (immagino che meraviglia di posto per dare vita a questa musica) troviamo Sean Ingram dei Coalesce, ripescato chissà come, chissà perchè. E proprio per questo ci sta che è una meraviglia. E Matt King dei delicatissimi Portrayal Of Guilt. Noise rock mescolato con il post-hardcore, ovvero la miglior musica che sia mai stata partorita.
Se tutto questo discorso non vi ha ancora convinto ad amare i Bummer vi meritate Bruce Springsteen. Altrimenti procuratevi anche il precedente Holy Terror e vivrete felici e contenti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Storm, And I Dream Of Running.
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