E' strano come un paese non enorme come il Belgio sia popolato di band "post" di qualità. Amenra, Splendidula, Hemelbestormer, Brutus, Psychonaut, Wyatt E., Oathbreaker, Helium Horse Fly sono alcuni nomi che i fan del genere dovrebbero conoscere molto bene come quello dei B R I Q U E V I L L E (si, scritto proprio così) che giungono con IIII al quarto lavoro sulla lunga distanza. Briqueville si fecero notare tre anni fa con l'ottimo "Quelle" che entrò nella mia heavy rotation grazie ad un approccio abbastanza personale al genere "post metal".
"IIII" è un ottimo seguito che pur attingendo all'oscurità progressiva degli Isis periodo post-Panopticon riesce ad intrattenere l'ascoltatore senza ammorbarlo con spallate muscolose ma privilegiando la dilatazione sonora. I riff sono tutti riconoscibili e non giocano con il classico effetto forte/piano epico per incantare i neofiti. Ascoltate lo sviluppo di "Akte XVIII" costruito tutto intorno ad un banalissimo riff ipnotico e che solo alla fine si lascia andare ad il classico headbanging del genere ma senza esagerare nella violenza fine a se stessa.
Briqueville hanno classe e rappresentano al meglio la "nuova wave" post metal assieme a band come Spotlights, in grado di rispettare quello creato dai genitori ma evolvendolo in qualcosa di diverso.
[Dale P.]
Canzoni significative: AKTE XVIII, AKTE XVII.
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