Nel 2010 Brant Bjork era nella sua casa a Joshua Tree per preparare un disco solista. Dopo qualche giorno di sessions abbandonò l'intento, si mise alla batteria e assieme al fonico Tony Mason iniziò a registrare. Con quelle basi ritmiche improvvisate iniziò a jammare e a registrare strati di basso e chitarra fino a creare dei veri e propri brani. 10 anni dopo quelle improvvisazioni vedono finalmente la luce con il nome "Jacoozzi" ed è un vero peccato siano rimaste nascoste per tutto questo tempo. Brant è libero di suonare quello che gli piace nel suo stile semplice e immediato ("low desert punk") e costruisce degli splendid paesaggi sonori rilassanti ma anche entusiasmanti nella sua leggerezza.
Più che dentro una Jacuzzi sarebbe l'ideale ascoltare questo disco in una spiaggia o, ancor meglio, nel deserto. Ma, con più facilità, quando metterete questo disco sul piatto chiudete gli occhi e immaginate di essere in un polveroso ranch. "Jacoozzi" è un piccolo gioiello di heavy psichedelia e l'ennesimo ottimo disco proveniente dalla zona di Palm Desert.
[Dale P.]
Canzoni significative: "Guerrilla Funk", "Mixed Nuts".
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